In
questi giorni è stato sottoposto ad esame del Parlamento lo schema legislativo
relativo al sistema di formazione iniziale per l’accesso al ruolo dei docenti
di scuola secondaria di primo e secondo grado, che dovrebbe entrare in vigore
dall’ Anno Scolastico 2020/2021.
Molte le novità
proposte.
Secondo
quanto riportato nell’Atto del Governo, una delle novità è che i vincitori del concorso non saranno direttamente
assunti a tempo indeterminato, ma dovranno fare un percorso di formazione di 3
anni. Tale percorso verrà retribuito;
le condizioni normative del contratto di formazione iniziale e tirocinio sono
definite in sede di contrattazione collettiva nazionale (art. 8 comma 2).
Sarà,
infatti, un Concorso per esami e titoli
per selezionare i candidati all’accesso al percorso di formazione inziale
su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria.
Il
vincitore di concorso sottoscrive, quindi, un vero e proprio contratto di
formazione e si impegna a rispettare le condizioni normative indicate che gli
consentono il passaggio da un anno al successivo.
Il
percorso verrebbe articolato in questo modo:
I anno:
(60 CFU)
a) in corsi di lezioni, seminari e laboratori destinati
al completamento della preparazione degli iscritti in campo didattico e
psico-pedagogico;
b) in attività di tirocinio diretto e indiretto presso
scuole dell'ambito territoriale di appartenenza, (16 CFU, di cui ameno 10 di
tirocinio diretto).
(art. 9 comma 2 e 4)
(art. 9 comma 2 e 4)
Al termine del primo anno, a chi avrà ottenuto esito
positivo, verrà conferito un “Diploma di specializzazione per l’insegnamento
secondario”.
II anno:
(10 CFU)
Attività di studio con tirocinio diretto e indiretto:
svolgimento di un progetto di ricercaazione, sotto la guida dei tutor universitario
e scolastico; acquisizione di 10 CFU in ambiti formativi collegati alla innovazione
e alla sperimentazione didattica; possibilità di effettuare supplenze nell’ambito
di appartenenza (art 10).
III anno:
(5 CFU)
Attività di studio con tirocinio diretto e indiretto: svolgimento
di un progetto di ricercaazione, sotto la guida dei tutor universitario e
scolastico; acquisizione di 5 CFU in ambiti formativi collegati alla innovazione
e alla sperimentazione didattica; possibilità di effettuare supplenze nell’ambito
di appartenenza, anche su posti vacanti e disponibili (art. 10).
Norme
transitorie per chi ha già l’abilitazione all’insegnamento e/o 36 mesi di
servizio
A: Abilitati
I docenti vincitori di concorso che sono già in
possesso del titolo di abilitazione per la stessa classe di concorso, accedono
direttamente al secondo anno del
percorso di formazione.
B: Abilitati
con 36 mesi di servizio
I docenti vincitori di concorso che sono già in
possesso del titolo di abilitazione per la stessa classe di concorso e che
hanno prestato servizio per almeno 36
mesi, anche non continuativo accedono direttamente al terzo anno del percorso di formazione.
C: Inseriti
in III fascia con 36 mesi di servizio
I docenti vincitori di concorso che inseriti in terza
fascia delle GI e che non sono abilitati,
ma che hanno prestato servizio per almeno
36 mesi, anche non continuativo, sono esonerati dalle attività del secondo
anno, devono quindi conseguire il
diploma di specializzazione del primo anno e poi accedono direttamente al terzo anno del percorso di formazione.
Ricordiamo che il decreto legislativo non è stato
ancora approvato, quindi potrebbe subire ulteriori modifiche.
e gli abilitati PAS E TFA?
RispondiEliminaChi ha solo l'abilitazione, salterà il primo anno di formazione, chi invece ha sia abilitazione che 36 mesi di servizio (anche non continuativo), verrà ammesso direttamente al terzo anno di formazione.
EliminaMi pare che per diventare insegnanti in futuro sia necessaria una selezione adeguata, molto rigida, che richieda una notevole preparazione a 360° tuttavia se non si adegua in maniera sostanziale la retribuzione professionale docenti, il percorso non sarà neppure preso in considerazione dai nuovi laureati. Insegnare non deve essere un ripiego ma deve essere scelto e retribuito dignitosamente. Si deve raggiungere lo stipendio medio di un insegnante Europeo.
RispondiEliminaSicuramente un aumento di stipendio con equiparazione alla media eurpea dovrebbe essere una delle prossime priorità.
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