mercoledì 18 gennaio 2017

Concorso docenti: la formazione iniziale per i vincitori sarà triennale dal 2020. Ecco in cosa consisterà il percorso formativo.




In questi giorni è stato sottoposto ad esame del Parlamento lo schema legislativo relativo al sistema di formazione iniziale per l’accesso al ruolo dei docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado, che dovrebbe entrare in vigore dall’ Anno Scolastico 2020/2021.


Molte le novità proposte.


Secondo quanto riportato nell’Atto del Governo, una delle novità è che i vincitori del concorso non saranno direttamente assunti a tempo indeterminato, ma dovranno fare un percorso di formazione di 3 anni. Tale percorso verrà retribuito; le condizioni normative del contratto di formazione iniziale e tirocinio sono definite in sede di contrattazione collettiva nazionale (art. 8 comma 2).

Sarà, infatti, un Concorso per esami e titoli per selezionare i candidati all’accesso al percorso di formazione inziale su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria.

Il vincitore di concorso sottoscrive, quindi, un vero e proprio contratto di formazione e si impegna a rispettare le condizioni normative indicate che gli consentono il passaggio da un anno al successivo.


Il percorso verrebbe articolato in questo modo:


I anno: (60 CFU)

a) in corsi di lezioni, seminari e laboratori destinati al completamento della preparazione degli iscritti in campo didattico e psico-pedagogico;



b) in attività di tirocinio diretto e indiretto presso scuole dell'ambito territoriale di appartenenza, (16 CFU, di cui ameno 10 di tirocinio diretto). 
(art. 9 comma 2 e 4)



Al termine del primo anno, a chi avrà ottenuto esito positivo, verrà conferito un “Diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario”.



II anno: (10 CFU)

Attività di studio con tirocinio diretto e indiretto: svolgimento di un progetto di ricerca­azione, sotto la guida dei tutor universitario e scolastico; acquisizione di 10 CFU in ambiti formativi collegati alla innovazione e alla sperimentazione didattica; possibilità di effettuare supplenze nell’ambito di appartenenza (art 10).



III anno: (5 CFU)

Attività di studio con tirocinio diretto e indiretto: svolgimento di un progetto di ricerca­azione, sotto la guida dei tutor universitario e scolastico; acquisizione di 5 CFU in ambiti formativi collegati alla innovazione e alla sperimentazione didattica; possibilità di effettuare supplenze nell’ambito di appartenenza, anche su posti vacanti e disponibili (art. 10).





Norme transitorie per chi ha già l’abilitazione all’insegnamento e/o 36 mesi di servizio



A: Abilitati

I docenti vincitori di concorso che sono già in possesso del titolo di abilitazione per la stessa classe di concorso, accedono direttamente al secondo anno del percorso di formazione.



B: Abilitati con 36 mesi di servizio

I docenti vincitori di concorso che sono già in possesso del titolo di abilitazione per la stessa classe di concorso e che hanno prestato servizio per almeno 36 mesi, anche non continuativo accedono direttamente al terzo anno del percorso di formazione.



C: Inseriti in III fascia con 36 mesi di servizio

I docenti vincitori di concorso che inseriti in terza fascia delle GI e che non sono abilitati, ma che hanno prestato servizio per almeno 36 mesi, anche non continuativo, sono esonerati dalle attività del secondo anno, devono quindi conseguire il diploma di specializzazione del primo anno e poi accedono direttamente al terzo anno del percorso di formazione.



Ricordiamo che il decreto legislativo non è stato ancora approvato, quindi potrebbe subire ulteriori modifiche.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Chi ha solo l'abilitazione, salterà il primo anno di formazione, chi invece ha sia abilitazione che 36 mesi di servizio (anche non continuativo), verrà ammesso direttamente al terzo anno di formazione.

      Elimina
  2. Mi pare che per diventare insegnanti in futuro sia necessaria una selezione adeguata, molto rigida, che richieda una notevole preparazione a 360° tuttavia se non si adegua in maniera sostanziale la retribuzione professionale docenti, il percorso non sarà neppure preso in considerazione dai nuovi laureati. Insegnare non deve essere un ripiego ma deve essere scelto e retribuito dignitosamente. Si deve raggiungere lo stipendio medio di un insegnante Europeo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente un aumento di stipendio con equiparazione alla media eurpea dovrebbe essere una delle prossime priorità.

      Elimina